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IL MESSAGGIO DI PAPA BENEDETTO XVI...

Il Papa nel suo messaggio del 4 Agosto 2010, si rivolge ai chierichetti presenti in piazza del Vaticano, in occasione dell'incontro tenuto con i ministranti, esortandoli a comportarsi in modo tale da aiutare i fedeli a capire meglio la reale presenza di Gesù nel Santissimo Sacramento, nella Chiesa e nel mondo: "...Ogni volta che vi accostate all’altare, avete la fortuna di assistere al grande gesto di amore di Dio, che continua a volersi donare a ciascuno di noi, ad esserci vicino, ad aiutarci, a darci forza per vivere bene. Con la consacrazione – voi lo sapete – quel piccolo pezzo di pane diventa Corpo di Cristo, quel vino diventa Sangue di Cristo. Siete fortunati a poter vivere da vicino questo indicibile mistero! Svolgete con amore, con devozione e con fedeltà il vostro compito di ministranti; non entrate in chiesa per la Celebrazione con superficialità, ma preparatevi interiormente alla Santa Messa! Aiutando i vostri sacerdoti nel servizio all’altare contribuite a rendere Gesù più vicino, in modo che le persone possano sentire e rendersi conto maggiormente: Lui è qui; voi collaborate affinché Egli possa essere più presente nel mondo, nella vita di ogni giorno, nella Chiesa e in ogni luogo. Cari amici! Voi prestate a Gesù le vostre mani, i vostri pensieri, il vostro tempo. Egli non mancherà di ricompensarvi, donandovi la gioia vera e facendovi sentire dove è la felicità più piena. San Tarcisio ci ha mostrato che l’amore ci può portare perfino al dono della vita per un bene autentico, per il vero bene, per il Signore. ..."

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- GINNASTICA EUCARISTICA DEL MINISTRANTE -

 

  • Come sedersi?

Il ministrante siede dopo il celebrante, insieme agli altri, al suo posto in presbiterio; deve sedersi con dignità e stare con il corpo eretto, tenendo le mani sulle ginocchia.

 

  • Come alzarsi?

Il ministrante si alza in genere insieme agli altri, con delicatezza, senza far rumore, poi tiene le mani davanti al petto; sta diritto, senza appoggiarsi.

 

  • Come tenere le mani?

Durante le azioni liturgiche si tengono giunte, appoggiate al petto; quando si è seduti, si tengono composte sulle ginocchia; quando una mano è occupata nel servizio, l’altra si tiene al petto.
 

  • Come fare la genuflessione?

Si piega il ginocchio destro fino a terra, a lato del tallone del piede sinistro, stando ritti con tutta la persona.

 

  • Come dare il segno della pace?

I ministranti si stringono la mano, dopo l’invito del celebrante, dicendo: “La pace sia con te”. Si scambia il segno della pace con il compagno di destra e di sinistra, o con altri in occasioni particolari.
 

  • Come fare l’inchino?

Esistono due tipi d’inchino: quello del capo e quello del corpo.

- L’inchino del capo si fa abbassando soltanto la testa con molta discrezione e calma.

- L’inchino del corpo, o inchino profondo, è quello che normalmente si esegue piegando il busto, con la solita discrezione, quando si passa davanti all’altare e alle parole del Credo: “e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”.

 

10 REGOLE D'ORO PER IL BUON MINISTRANTE:

  1. Non disturbare la celebrazione con inutili chiacchiere;

  2. Usare con rispetto gli oggetti sacri;

  3. Arrivare puntuali all’inizio della celebrazione;

  4. Trovare un sostituto se non si può prestare servizio al proprio turno; 

  5. Non distrarsi durante la celebrazione o nelle riunioni;

  6. Non discutere gli “ordini” dei responsabili;

  7. Chi si dovesse assentare per troppo tempo dal servizio all’altare senza una giustificazione plausibile, viene esonerato dal gruppo; ma è sempre in tempo per ritornare;

  8. Prima di parlare accertarsi che la bocca sia collegata al cervello;

  9. Durante gli incontri si interviene con idee inerenti al discorso;

  10. Avvisare i responsabili quando non si può partecipare alle riunioni.

CHI E' IL MINISTRANTE?

Per svolgere al meglio il suo servizio, il ministrante, deve avere delle doti particolari e deve assumere dei giusti e seri atteggiamenti.

 

- E' colui che, durante la celebrazione euaristica, assiste il sacerdote.

- Il ministrante indossa una veste, per dire a tutti che è pronto a servire. 

- E un “attore”, non perché è al centro dell’attenzione o perché attira su di sé gli sguardi degli altri, ma perché è una persona attiva, che agisce, sempre pronto a servire il sacerdote.

- Non è mai distratto, ma è interessato nel partecipare alla Santa Messa, perché sa dove si trova e sa con Chi si trova. Non può mostrarsi quindi indifferente e/o scocciato.

- Il ministrante sa trovare la forza per essere ministrante con l'aiuto dello Spirito Santo.

- E' l’amico di Gesù. Il punto culminante dell’amicizia con Gesù è il  suo prezioso servizio alla celebrazione della Messa

- Il ministrante è un ragazzo come tanti altri: fa le cose che fanno tutti, però è diverso dagli altri perché ha capito che non si fa il ministrante, ma si è ministrante!

- Una dote fondamentale del ministrante è quella di  essere un ragazzo disponibile.