Un po' di Storia...

La Chiesa Madre Parrocchiale è stata edificata nel XIII secolo (1200), inizialmente in stile Romanico e successivamente, intorno al 1741, gli interni subirono un rifacimento in stile Barocco. Dalla metà del XV secolo fu sede dell'Ordine Domenicano dei Frati Predicatori. Il titolo della Chiesa è quello di S. Margherita Vergine e Martire, portato dai Bizantini, probabilmente già dall'epoca in cui fu costruita la chiesa di S. Maria, quando ancora non esisteva la Chiesa Madre. Con l'arrivo dei Domenicani la venerazione di S. Vincenzo Ferreri soppiantò quella di S. Margherita, per cui titolare della Chiesa rimase la santa di Antiochia di Pisidia (Siria), e Patrono del Paese di Amendolara divenne il santo domenicano. La Chiesa Madre parrocchiale si trova nel centro storico del Paese, a poca distanza dal Castello e vi si accede per stradine strette. Ha tre ingressi, il primo quello principale, caratterizzato da un portale in stile gotico del XIV secolo; il secondo quello secondario, da dove si accede anche alla torre campanaria; infine l'ultimo, il terzo che immette direttamente nella sagrestia. Le navate laterali probabilmente aggiunte in un secondo tempo, le conferiscono la forma di croce greca. I lavori di restauro, operati negli anni 1934-35 hanno mutato completamente l'abside. Non esistono più gli scranni intarsiati per i cantori del coro, né esiste più il monumentale organo a canne. I quadri presenti, di cui si ignorano gli autori sono stati collocati in sagrestia. In seguito al terremoto avvenuto nel 1600, la struttura religiosa ha perduto parte del campanile, un tempo alto e slanciato, a cuspide triangolare, ora tozzo e quadrato, sistemato a terrazza. Qui si trovano le campane, di ottima lega, ma non essendoci un sagrestano, si ricorre a quelle motorizzate, ovvero le registrazioni sono diffuse da un altoparlante. Nel dopoguerra viene ripristinato il funzionamento di un orologio a pesi i cui rintocchi, indicanti le ore, le mezze ed i quarti, (oggi scandisce solo le ore), scandivano il tempo alla gente che lavorava nei campi. Al suo interno, si trova un Battistero tradizionale e antico, in pietra scolpita, risalente al XV secolo, di forma circolare, mancante purtroppo della parte lignea superiore, formata da una piramide di forma ottagonale, che è andata smarrita nel corso degli anni. Oltre alla statua del Santo Patrono e della Santa Titolare, si venerano le statue delle Madonne: la Vergine Addolorata, Maria Maddalena, la Madonna del Rosario, la Madonna della Pace, la Madonna del Carmine; poi si trovano statue del Cristo: il Bambinello, il Crocifisso, il Cristo Morto adagiato in una teca di Vetro, il Cristo Risorto, Il Sacro Cuore di Gesù e il Cristo Re. I fedeli sono anche molto devoti ai santi presenti in Parrocchia: S. Giuseppe, S. Filomena, S. Rita da Cascia, S. Antonio da Padova, S. Antonio Abate.

Parrocchia vista dall'interno


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